SERATE DA VIP, SERATE DI COPPA ITALIA E SUPERCOPPA

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SERATE DA VIP, SERATE DI COPPA ITALIA E SUPERCOPPA
ABSOLUTE
numero 4 del 6 ottobre 2014
magazine
SERATE DA VIP, SERATE
DI COPPA ITALIA E
SUPERCOPPA
lunedì 6.10 CS Lingotto
mercoledì 8.10 Green Club
Speciale Ling8 Cup ............................... pag 2-3 Riunione calcio a 5
Speciale Green Club Cup ....................... pag 4
APERTURA C5 - OTTAVI
MINACCIA SULL’APERTURA ..................... pag 5
APERTURA C5 - OTTAVI PLAY OUT
TOP LINE AI QUARTI DI RIGORE ............... pag 6
APERTURA C5 - OTTAVI PLAY OUT
EQUILIBRIO TRA PALOMINO E METIK ....... pag 7
Sabato 11
ore 16:00
riunione c5
al Palavela
ABSOLUTE
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calcio a 5
pagina 2
LING8 CUP – Merendes show sino alla finale, bene Black e TMSDT
TRIONFO IBERICO, VINCE IL RAYO
Alla prima apparizione gli uomini di capitan Sampirisi trovano immediatamente il titolo
torino – Sono dieci le squadre che si sono
date appuntamento per contendersi uno dei
primi importanti trofei della stagione: la Ling8
Cup, tradizionale appuntamento alle soglie del
campionato, nel quale poter sperimentare lo
stato di forma e di agonismo prima del lungo
cammino che attende le squadre. Il girone A
vede il Rayo Vallecano, l’AC Salute, L’Orange 09,
la TMSDT AR FC ed il Werder Giaveno, mentre il
B raggruppa Gli Sfigatti, i Desperados, La Black
& White, la Peace En Lo e l’Atletico Merendes.
Insomma un mix di conoscenze by Absolute,
di nuovi volti (vedi Rayo e TMSDT), nonché una
versione più soft delle Fragoline di calcio a 7 con
Mazzanti e Parrino a trainare il Peace.
Entrambi i gironi hanno avuto una squadra
regina e dominatrice ed una lotta all’ultimo
respiro per la seconda e la terza piazza,
piazzamenti che garantivano l’accesso ai quarti
di finale. Assolute dominatrici del girone A sono
state le furie rosse del Rayo Vallecano di mister
le giocate di Matarrese e Gambotto l’hanno fatta
da padrone. A farne le spese, il nuovo corso del
Werder Giaveno, che pareva potersi qualificare
ma che ha pagato a caro prezzo la sconfitta ai
rigori contro l’AC Salute (2-2 al triplice fischio)
e il 4-2 nello scontro decisivo con l’AC Orange.
Per Peschiera e soci dopo la grande stagione
passata un rimescolo della rosa a cui servirà
un po’ di tempo per la giusta amalgama. AC
Salute di Pellegrino che recita alla perfezione
il ruolo della matricola impertinente, capace
di fare sgambetti decisivi e di far faticare più
del previsto squadre meglio messe in classifica
(come nel caso del 4-3 subito dalla TMSDT). Il
girone B ha visto invece il secondo posto agevole
ma non troppo dei campioni di Jesolo del Black
and White, partiti bene nel tosto match d’esordio
contro il Peace en Lo (2-1) e poi ingolfati dalla
sconfitta ai rigori contro Gli Sfigatti (1-1 nei
17’). Qualificazione raggiunta anche dal Peace
En Lo, per il quale fondamentale è stato il 4-2
Sampirisi, che hanno raggiunto senza mostrare
particolare fatica il punteggio pieno, realizzando
14 goal e subendone solo uno, grazie ad un
gioco fatto di possesso palla, sovrapposizioni,
inserimenti e di una grande tenuta difensiva. Nel
girone B l’alloro è andato all’Atletico Merendes
di capitan Saglimbeni, anch’esso a punteggio
pieno con un gioco spettacolare e allo stesso
tempo ostico, nonostante abbia alternato
partite stravinte (il 6-0 ai Desperados e il 4-1 alla
Black & White ne sono l’esempio) con altre più
equilibrate e combattute (3-2 alla Peace en Lo
e 3-2 agli Sfigatti). La qualificazione ai quarti è
stata raggiunta inoltre nel gruppo A dalla TMSOT
e dall’Orange 09, compagini che hanno avuto
un cammino opposto e speculare: partenza a
razzo e crollo finale per i primi di Cirlig, inizio
disastroso e grande colpo di reni nelle ultime due
giornate per i secondi in cui le reti di Pacella e
rifilato a Gli Sfigatti nello spareggio della terza
partita; Sfigatti di Penco che quindi mancano la
qualificazione di un punto, nonostante la prova
d’orgoglio conclusiva contro la capolista, finita
con l’onorevole sconfitta per 3-2 che li ha visti
a tratti in vantaggio e con la qualificazione in
tasca. I Desperados di Alan Telli hanno invece
messo in campo la giusta dose di grinta e di
allegria, ma non sono riusciti a racimolare punti.
I quarti hanno offerto gli stimolanti scontri tra
TSMOT e Peace En Lo, e tra Orange 09 e Black
& White, con le prime dei due raggruppamenti
a godersi da spettatori il loro posto già in
semifinale. Entrambe le partite sono state
equilibrate, ed entrambe hanno visto la squadra
che è passata in vantaggio avere la strada in
discesa e gestire più o meno serenamente il
gioco. Così è andata per i Black & White, che
rayo vallecano
dopo un inizio teso e non particolarmente ricco
di grandi occasioni, raggiunto l’1-0 ha concesso
poco controllando la gara fino a realizzare la
pietra tombale del 2-0. Francone imbattuto ed
è semifinale. Più combattuta, pur rispettando
a grandi linee lo stesso copione, lo scontro tra
TSMdT e Peace En Lo. Il vantaggio del Peace,
sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ha permesso
agli azzurri di difendersi e di fare male con le
ripartenze, fino a portarsi sul 3-0. A questo
punto veemente è stata la reazione della TSMOT,
che in realtà mai era uscita del tutto dai giochi,
capace di raggiungere il 3-2 e di sfiorare la
rimonta. Una bella punizione di Romano scaccia
i fantasmi della beffa e permette al Peace En Lo
di qualificarsi alla semifinale.
Penultimo turno in cui come dicevamo entrato
in scena Rayo Vallecano ed Atletico Merendes.
I primi si trovano i Black & White e i secondi il
Peace. Anche in questo caso le due gare non
hanno deluso le attese, risultando spettacolari
ed equilibrate come l’occasione imponeva.
Anche il 3-0 con cui le furie rosse hanno
eliminato i bianchi è più netto di quello che si
è visto in campo, pur meritato per la bellezza
degli schemi e l’incisività sotto porta. L’inizio è
stato infatti entusiasmante e ricco di occasioni
da entrambe le parti, con la fortezza rossa che in
più di un’occasione ha rischiato di crollare sulle
incursioni di Giangrande e soci. Però, la storia
non si fa con i se, e l’1-0 ha aperto una nuova
fase della gara, nella quale si sono aperti gli
spazi per il collettivo del Rayo, capace di portarsi
sul 3-0 con due belle azioni di squadra e di
sfiorare il poker. Equilibrato anche nel risultato
il 6-5 con cui l’Atletico Merendes ha raggiunto
la finalissima; in realtà i verdi sono sempre stati
in vantaggio, con un Rovisi a dir poco scatenato
ed un Simonetta in versione tutto campo a far
partire ogni giocata dei torinesi, senza però
riuscire a tramortire gli azzurri, capaci di risalire
dal 4-1 al 5-4, e di tenere alta la tensione e
l’attenzione anche negli ultimi respiri della
gara segnando il quinto goal dopo un 6-4 che
avrebbe steso chiunque. Uscita a testa alta per
le due semifinaliste sconfitte, e conferma di
quello che avevano mostrato a inizio torneo per
le due vincitrici: questi sono i responsi delle due
semifinali, che aprono la strada alla finalissima
che molti si sarebbero aspettati guardando
le prime partite. Atletico Merendes e Rayo
Vallecano le due dive sul red carpet. La finale
inizia con un leggero predominio greens, e con
le furie rosse che soffrono maggiori difficoltà
nel proporre il solito brillante gioco. Ed infatti,
dopo un paio di tentativi sfumati, è l’Atletico a
passare in vantaggio con il solito Rovisi. Segue
una fase di continui botta e risposta, con un
susseguirsi di raddoppi sfiorati e di pareggi
quasi raggiunti. Pareggio che arriva con
Carossa, grazie ad un’azione nata e cresciuta
sulla fascia sinistra. Dalla stessa fascia arriva,
a pochi minuti dalla fine, il goal del definitivo
2-1 di Biella. Sterili e poco pericolosi i tentativi
di rimonta dell’Atletico, bloccati dalla ritrovata
solidità della difesa del Rayo. Rayo Vallecano
che vince meritatamente, per ciò che ha
mostrato nell’intero torneo più che per quello
che ha espresso nella sola finale, la Ling8 Cup.
I rossi hanno dato fede al riferimento spagnolo
e al colore della maglia mostrando un gioco
elegante e spietato allo stesso tempo. Più
ruspante ma altrettanto bello ed efficace il gioco
dell’Atletico, forse leggermente più basato su un
paio di individualità che svettano sul collettivo
inserite alla perfezione in quella che è una sorta
di catena di montaggio.
Edoardo Peretti
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pagina 3
Ling8 Cup – Ecco i migliori singoli della serata torinese
I BOMBER DI PRENDONO LA SCENA
ROVISI: - Atletico Merendes: Trascina
l’Atletico Merendes alla finale
impreziosendo il gioco dei suoi con
accentramenti e dribbling spesso
irresistibili che rompono le resistenze
avversarie. Protagonista in particolare
delle semifinale. Segna il goal nella
finalissima che illude l’Atletico, e che lo
conferma come una delle individualità
più importanti della manifestazione.
MITRAGLIA
vincitori spesso passano dai suoi piedi.
Si conferma bravissimo sia come pivot
che smista il gioco per l’inserimento
dei compagni, spesso sfoderando
l’assist decisivo, sia come finalizzatore.
INSEGNANTE
gol in due partite nelle fasi finali non corso del Werder non può che partire
dal suo capitano, l’ultimo ad arrendersi.
sono da poco. BOMBARDIERE.
BANDIERA.
PARRINO – Peace en lo: Prende
letteralmente per mano i suoi per la PACELLA – Orange 09: ripresosi
completamente dall’infortunio è
qualificazine. Solito PADRONE.
sempre l’arma in più degli arancioni
d’Olanda... FRECCIA
GIANGRANDE – Black & White: Sette
gol per lui che ci ha abituato ad essere
nell’elite dei bomber. DI RAZZA.
ROMANO – Peace en lo: Il Peace En Lo è
stata la sorpresa del torneo. E Romano
con un paio di belle punizioni, nei quarti
e in semifinale, può tranquillamente
rivestire il ruolo di simbolo e di
CAROSSA – Rayo Vallecano: le azioni dei portabandiera di questa sorpresa. Stte PESCHIERA – Werder Giaveno: Il nuovo
Peretti e Redazione
Ling8 Cup – Il PAGELLONE delle dieci sorelle
IL RAYO SI PRENDE ANCHE LA LODE
RAYO VALLECANO 10: Le furie rosse non tradiscono i riferimenti spagnoli del nome e del colore di maglia, conquistando la vittoria con assoluto merito, grazie ad un gioco
allo stesso tempo elegante e letale. Le sovrapposizioni, gli inserimenti e la circolazione della palla funzionano alla perfezione, con i giocatori che si trovano a memoria
in quella che è una sorta di catena di montaggio del bel gioco. Aggiungiamoci pure una difesa che quando si chiude non lascia spiragli. Travolgono come una corazzata il
girone, resistono per poi dilagare nella semifinale e sanno rientrare nei giochi, dopo aver sofferto, nel momento decisivo nella finalissima. REGINA.
ATLETICO MERENDES 9: Degnissima seconda classificata, si conferma squadra estremamente efficace, sia quando domina, come nel 4-1 rifilato alla forte compagine Black
& White, sia quando da l’impressione di soffrire un po’ di più e di non riuscire a chiudere –la doppia sfida contro la Peace En Lo. Rispetto a quello dei vincitori, il loro gioco è
più ruspante e concreto, ma non per questo meno stimolante da vedere. Decisive alcune individualità, a partire da Rovisi e i suoi dribbling, capaci di illuminare semifinale
e finale, quasi dominata nella prima parte. PARADISIACI.
PEACE EN LO 8,5: Iniziano col piede sbagliato perdendo sul filo di lana contro Black & White e Atletico Merendes, ma hanno la forza di non demordere e di conquistare la
qualificazione vincendo senza particolari sforzi le ultime due partite del girone, tra cui lo spareggio decisivo contro Gli Sfigatti. Lo zenit del loro torneo è stato comunque
il quarto di finale con il 4-2 rifilato alla favorita TSMDT, vittoria raggiunta grazie ad una grande organizzazione nel controllare il vantaggio ed a ripartenze veloci e letali,
senza dimenticare la bella punizione di Romano con la quale hanno scacciato i fantasmi della rimonta beffa. Confermano il loro grande carattere non mollando mai in
semifinale e tenendo deste fino all’ultimo secondo la tensione e le emozioni. FRECCE.
BLACK & WHITE 7,5: Nome omen: infatti alterna partite e momenti quasi perfetti con altri in cui soffre o in cui spreca le tante opportunità create, complice anche la
sorte un po’ malandrina. Nei momenti migliori dimostra comunque un gioco che non lascia scampo, con Freguglia e Giangrande come trascinatori. Vincono il quarto di
finale abbastanza agevolmente e vendono cara la pelle nella semifinale contro le furie rosse, nella quale possono recriminare le opportunità sfumate nella prima parte.
CONFERMA.
ORANGE 09 7,5: Subisce 8 goal nelle prime due partite, ma si rifà siglandone altrettanti nelle ultime due gare del girone, raggiungendo così i quarti e dimostrando un
carattere e un orgoglio decisivi, uniti ad un gioco che si affina e migliora match dopo match, fino al quarto finale in cui resistono e giocano alla pari fino al momento
dell’1-0. ECLETTICI
TSMDT 7,5: si mostra fin dalle prima battute una squadra che punta molto sulla fisicità e sulla potenza, estremamente solida ed efficace. Parte alla grande, ma l’equilibrato
e combattuto 3-2 subito dal Werder Giaveno è uno spartiacque che sembra rompere il cammino spedito dell’inizio. Con alti e bassi, nei quali però appare sempre una
compagine perlomeno tignosa, conquista il meritato quarto di finale, dove paga il fatto di subire una rete all’inizio e non poter impostare la partita, ma dove si mostra
pronta a riaprire i giochi e lottare fino all’ultimo. LOTTATORI.
GLI SFIGATTI 7: Manca di un punto la qualificazione, che sembrava a portata di mano dopo le brillanti prime due gare, dove ha offerto un gioco veloce e fantasioso. Decisiva
nella cattiva sorte però la sconfitta nello scontro diretto contro la Peace En Lo, e vana la prova d’orgoglio con la capolista Atletico Merendes, alla quale a tratti ha fatto
vedere i sorci verdi prima di cadere nel finale. È una squadra che può dire la sua nel corso della stagione. FICCANTI.
WERDER GIAVENO 6,5: non gioca male, ma fatica a cogliere i frutti di ciò che esprime e crea in campo, ottenendo meno, e meno facilmente, di quello che avrebbe meritato.
Manca la qualificazione, ma conferma, nonostante la delusione, di essere una squadra non facile da affrontare e dalle studiate geometrie di gioco, sulla carta capace di
potersi togliere qualche soddisfazione durante l’imminente campionato. TEUTONICI.
AC SALUTE 6,5: è una matricola impertinente, capace di sgambettare avversari favoriti o di farli faticare più del previsto. Guadagna meritatamente due punti giocando con
allegria e voglia di divertirsi quasi palpabili, con la soddisfazione anche di rendere ostico e fastidioso il cammino altrui. FANTASIA.
DESPERADOS 6: rimane a secco di punti la compagine di Telli, segnando solo un goal e subendone parecchi. Guardando i nudi dati però si rischia di vedere più nero del
dovuto: giocano infatti comunque meglio di quanto si possa pensare leggendo il resoconto dei risultati. Un po’ sfortunati e un po’ imprecisi, non raccolgono le soddisfazioni
che avrebbero meritato. ESPERIENZA.
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pagina 4
GREEN CLUB CUP – Seconda piazza per l’Arkj.it, sorpresa Mappano
PAL TEAM RE DI NICHELINO
La Green Club Cup torna in notturna ed il gruppo di Turenschi svetta su tutti
Tre ore di sana competizione hanno fatto
da cornice alla Green Club Cup, torneo che
giovedì si è disputato presso lo splendido
impianto sportivo di via Buffa.
Alla fine di questo trittico nichelinese a
spuntarla è il Pal Team, new entry nel
pianeta Absolute e probabile inserimento
nel girone Top del massimo campionato.
Il gruppo torinese capitanato da Christian
Pal, ed in cui si segnala anche la presenza
anche dall’ingresso di Sorrentino, e
percorso sino alla finale come sempre
brillante.
Vera sorpresa della serata il Real
Mappano, squadra giovane e pimpante,
che ha saputo raddrizzare la propria corsa
dopo un inizio davvero stentato. Il team
di Pecoraro si issa sulle spalle di un Russa
davvero in forma smagliante e facendo
fuori il Crozira prima ed i Desperados
PAL TEAM
trovano gloria neppure al Green dopo la
serata del Lingotto di pochi giorni prima.
Periodo di assestamento per i cambianesi
che stanno cercando la miglior amalgama
possibile in vista di un campionato che lo
giro con una vittoria con il Mappano che
potrebbe dare la semifinale, ma così non
è. Rimandati ma sufficienti.
Insomma un altro tassello al pre-season
arkj.it
dell’ex Max Sas e Steaua Pinthia, ha
innestato il turbo a competizione in corso,
partendo sensibile alla velocità altrui nel
debutto con il Crozira, alla sua miglior
prestazione proprio con i futuri campioni,
ma lasciando poi solo le briciole ai
rispettivi rivali. Gioco corale veloce ed
affidabile, schemi del calcio a 5 ben insiti
nelle teste dei giocatori, il tutto mixato da
una potenza singola di indubbio valore.
Seconda piazza per l’Arkj.it, che si affida
al Montaruli bomber, Gianluca, mentre è
privo del Montaruli difendente, Riccardo,
con Marescaldo fra i pali sempre autentica
sicurezza nonostante l’infortunio alla
spalle occorsogli lo scorso anno in
Champions non gli dia ancora tregua.
Girone da diesel per i blacks, rinforzati
crozira
poi trova un posto in semifinale. Calcio
scintillante e pizzico di imprudenza
giovanile, cocktail micidiale per un sano
divertimento.
Potenzialità da star ma combinata con
un feeling ancora da verificare con il
campo per il Crozira, che accende la luce
con un Deargo sempre in palla, ma che
la spegne quando le cose vanno meno
bene. Risultato? Inizio ottimo ma più si
va avanti e più le cose peggiorano. Come
detto squadra che può migliorare ed ha
tutti i numeri per farlo, meno nervosismo
e più coesione ed il salto di qualità sarà
effettuato.
Escono prima delle semifinali I
Desperados di capitan Telli, che nel
loro avvicinamento al campionato non
real mappano
scorso anno li vide ottimi protagonisti. Absolute è andato in archivio, manca
Inizio niente male con il pari che inchioda veramente poco alla bandiera bianca.
l’Arkj di mister pallone d’oro Montaruli, e
Redazione Absolute
possibilità di salvare la serata all’ultimo
desperados
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pagina 5
Apertura c5, Ottavi di finale – Hammers fuori testa alta dopo un torneo da urlo
MINACCIA SULL’APERTURA
Elia e soci raggiungono i quarti nel primo torneo stagionale
atletico minaccia
3 Chiapperini
Mangione
Urso
Ballestrazzi
Fontolan
7-5
Atletico Minaccia: Di Leonardo, Mangione,
Fontolan, Elia, Urso, Ballestrazzi, Chiapperini.
Hammers: Sambrotta, Scalzo, Cosma, Castenedoli,
Di Chiara, Calabrese, De Gaetani, Paduano.
torino – Al termine di una partita vietata ai
deboli di cuore, l’Atletico Minaccia supera in quel del
Meisino gli Hammers e prosegue la sua marcia nei
Play Off dell’Apertura. Ballestrazzi e compagni hanno
dovuto sudare ben più delle solite sette camicie
per superare gli Hammers messi alla perfezione in
campo, che dopo una mezz’ora passata a comandare
la partita han subito il feroce ritorno dell’Atletico.
Minaccia che ha saputo colpire al momento giusto
ed alla fine si può dire che il passaggio del turno sia
tutt’altro che immeritato. Hammers, ben guidati da
Castenedoli, han mostrato un gioco spumeggiante
fatto di continui fraseggi inseriti in un meccanismo
di squadra ben consolidato. Anche grazie alla vena di
Calabrese, la squadra oggi in maglia viola è riuscita
a condurre per mezz’ora la partita per poi perdersi
alla lontana. Davvero troppi i falli commessi nella
seconda frazione, dopo aver oltretutto raggiunto
il limite nella prima: quattro tiri liberi concessi
sono davvero tanti seppur l’Atletico sia riuscito a
trasformarne uno solo. Bisogna però dare merito
anche alla squadra vincente, oggi in maglia nerogialla, di non aver mai mollato la presa sulla gara
nonostante lo svantaggio di due reti con la quale è
arrivata all’intervallo. Trascinato da uno straordinario
Chiapperini, il team vincitore del Gruppo E è riuscito
a mettere in difficoltà la squadra avversaria negli
uno contro uno e non fallendo le poche occasioni
concesse da Di Chiara e compagni.
Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio del direttore
di gara, la partita è già molto vibrante ed i giocatori
in campo lottano con grinta su ogni pallone. Dopo
soli tre minuti, gli Hammers siglano il vantaggio
con De Gaetani con un gran stoccata dal limite
dell’area. L’Atletico reagisce immediatamente, non
facendosi trovare impreparato dalla rete presa a
freddo. Ci pensa Chiapperini con una bomba da fuori
a ristabilire la parità. Le due squadre giocano bene
nello stretto, sfruttando tutta l’ampiezza possibile
del campo. Ed è proprio grazie ad una giocata in
rapidità che al 10’ Calabrese si trova a tu per tu con
Di Leonardo, il capitano mette dentro con lucidità
hammers
hammers
Calabrese 2
De Gaetani
Paduano
Di Chiara
il pallone, regalando il nuovo vantaggio ai suoi
compagni. Gioca di squadra anche l’Atletico che
sfrutta maggiormente la forza fisica di Ballestrazzi e
Chiapperini tentando più volte di creare superiorità
numerica con gli uno contro uno in mezzo al campo.
Mangione al 13’ ristabilisce nuovamente la parità
in mischia su azione d’angolo, risultato giusto di
una partita fin qui davvero equilibrata ed aperta ad
ogni risultato. Da qui in avanti gli Hammers vanno
in difficoltà compiendo troppi falli che portano
già al 15’ al tiro libero Elia, che però sbaglia e
manda a lato. Gli uomini in maglia viola, guidati
dalla precisa regia di Castenedoli, si risistemano in
campo e chiudono la prima frazione con due reti di
vantaggio. Infatti prima al 16’ Paduano, su azione di
contropiede, e al 23’ Di Chiara, con un’altra perfetta
azione di rimessa, colpiscono l’Atletico Minaccia che
nonostante i tentativi di Fontolan e Chiapperini non
riesce a scalfire la porta difesa da Sambrotta. Inizia
la ripresa e l’Atletico alza subito il proprio baricentro
cercando immediatamente la porta avversaria:
bastano appena cinque minuti per riequilibrare il
risultato; al 28’ ci pensa Chiapperini ad approfittare
di un eccessivo leziosismo in disimpegno della difesa
Hammers, ed al 30’ invece su un colpo di testa debole
Sambrotta si fa sorprendere regalando di fatto il
pareggio alla squadra avversaria. La reazione by
Hammers è feroce e, grazie al suo capitano, trova il
gol dopo neanche un minuto: con un’azione di forza
personale, Calabrese buca centralmente la difesa
avversaria e sigla il nuovo vantaggio. La partita
è accesa e i continui cambi di fronte costringono
ai giocatori in campo a dare a fondo a tutte le
loro energie. Dopo alcuni minuti di sofferenza, al
35’ Ballestrazzi trova la giocata che da il nuovo
pareggio ai suoi compagni: dopo essersi liberato di
un avversario, il bomber dell’Atletico si gira e a tu per
tu con Sambrotta non sbaglia e fa cinque pari. Gli
Hammers sembrano in difficoltà e l’Atletico prova ad
approfittarne, ma al 39’ Ballestrazzi non concretizza
una ghiottissima palla goal. Un minuto dopo invece,
Di Leonardo compie un fantastico intervento su
Paduano, mandando in angolo un potente tiro
dal limite dell’area. Come nella prima frazione, gli
uomini di Settimo Torinese esagerano con i falli
e concedono ben tre tiri liberi ai propri avversari,
ed è una fortuna per Di Chiara e compagni che il
Minaccia ne concretizza solo uno al 44’ con Fontolan.
atletico minaccia
Al 46’ Chiapperini chiude la sua serata magica con
un’azione di forza personale conclusa con un preciso
destro che non lascia scampo a Sambrotta. L’assalto
finale by Hammers non porta scossoni e la partita si
chiude sul sette a cinque. Per i settimesi, il rimpianto
di non essere riusciti a chiudere il match quando
erano in vantaggio di due reti e di aver commesso
Il punto degli ottavi - Al termine di una
settimana emozionante, si è definito il quadro delle
magnifiche otto che si sono guadagnate il pass per
continuare il loro cammino nel torneo. Le due vittorie
più convincenti sono state quelle del San Benedetto
e del Sagit, che si troveranno di fronte nei quarti.
All’Us Grugliasco un pokerissimo di Fracchia ha
steso un comunque mai domo MB Kennedy che esce
dalla competizione sicuramente a testa alta. Sullo
stesso campo, la formazione di D’Armiento ha avuto
la meglio per sette reti a due sull’ambizioso Real
Piemonte, grazie ad un poker del solito Fabbiani.
Bertello e compagni, nonostante la sconfitta, possono
essere soddisfatti del cammino fatto rammaricandosi
più che altro con la cattiva sorte, che li ha messi di
fronte subito agli ottavi ad una formazione affermata
come il Sagit. Ci sono voluti i tiri dal dischetto tra
Team Eno e Green Club FC per decretare un vincitore.
Alla fine l’hanno spuntata i Nichelinesi, che possono
vedere con fiducia ai turni successivi, grazie anche alla
buona vena realizzativa di Rossi e Spinelli. E sarà il Villa
Tana a testare la forza del Green Club, che con un sei a
tre ha archiviato la pratica contro il Black Mamba, una
delle rivelazioni del torneo. Un’altra sfida interessante
nei quarti sarà quella tra Atletico Minaccia e Lancers,
davvero troppe infrazioni spesso evitabili. Per
l’Atletico Minaccia invece, il sogno verso la finale
continua e il prossimo avversario si chiama Lancers.
Dove riusciranno ad arrivare Elia e compagni?
Alessio Bianco
due formazioni che hanno lottato fino alla fine per
conquistare la vittoria nelle proprie gare. Come
abbiamo detto sopra, in quel del Meisino una tripletta
di Chiapperini e una straordinaria prestazione di
squadra hanno permesso al Minaccia di rimontare
il risultato contro gli ottimi Hammers, che escono
dalla competizione in maniera un po’ sfortunata. Le
doppiette di Guercio e D’Aveni permettono invece
al Lancers di sopravanzare l’insidioso ostacolo
Ristopiù Garino, a cui non basta la solita grinta e
organizzazione per guadagnarsi l’accesso al turno
successivo. Completa il quadro dei quarti la prestigiosa
sfida tra Atletico Merendes e Atletico Fallo da Tergo.
Per gli uomini di Saglimbeni, è stata decisiva la
pazzesca prestazione di Rovisi autore di ben sette
reti. Le doppiette di Cipolla e Daddi non bastano
al La Fenice Pub, che con un po’ di rammarico deve
salutare la competizione. Sono invece Glielmi e Varrasi
a trascinare l’Atletico Fallo da Tergo contro il mai
domo Panzetta Boys. Dopo aver vinto con scioltezza
il Gruppo F, Pisciuneri e compagni abbandonano così
la competizione ma possono guardare con fiducia al
proseguo della stagione. Le magnifiche otto sono
pronte a scendere in campo. Chi arriverà fino in fondo?
le pagelle
Atletico Minaccia
Di Leonardo 7.5: Con la sua grinta fra i pali carica la
squadra nei momenti più critici compiendo alcuni
interventi decisivi. Sicurezza.
Mangione 7: Preciso nelle chiusure difensive soprattutto
su Paduano anche se non disdegna portarsi in avanti, vedi
il gol al 13’. Attento.
Fontolan 7.5: Partita grintosa per il numero quattro
dell’Atletico che sembra mettere tutto quello che ha in
ogni singolo contrasto e pallone vagante. Ringhio.
Elia 7.5: Scambia benissimo con i compagni di squadra
ripetendo le super prestazioni fatte nel girone di
qualificazione. Conferma.
Urso 8: Giostra alla perfezione nella manovra del
Minaccia scambiando bene con Ballestrazzi e Chiapperini,
proponendosi nello spazio. Pericoloso.
Ballestrazzi 8: Sempre presente in tutte le azioni
pericolose della sua squadra e preciso in ripiegamento
per aiutare il compagno in difficoltà. A tutto campo.
Chiapperini 8.5: Una stupenda tripletta per il bomber
della squadra che considerando le reti del girone arriva a
quota sei in quattro gare, davvero niente male. Goleador.
Hammers
Sambrotta 6.5: Prestazione altalenante per l’estremo
difensore che alterna qualche buon intervento ad alcune
insicurezze da cui riesce comunque a rialzarsi. In ripresa.
Castenedoli 7.5: Soffre tanto l’intraprendenza degli
avversari che lo costringono a fare qualche fallo di troppo.
Per il resto guida con maestria la difesa con la sicurezza di
un veterano. Leader.
Di Chiara 7: La sua velocità fa male alla difesa avversaria,
soprattutto nella zona esterna dove cerca sempre la
profondità. Attivo.
Calabrese 7.5: Da vero capitano, si fa sempre vedere dal
proprio compagno per giocare il pallone con sicurezza
condendo la prestazione con due gol di pregevole fattura.
Bandiera.
De Gaetani 6.5: Un po’ di nervosismo finale non stona la
prestazione positiva fatta sulla fascia giocando bene con
Paduano che lo serve sempre negli inserimenti. Soldatino.
Paduano 6.5: Parte alto, alcune volte cerca la profondità
per i filtranti e altre volte si abbassa per servire l’esterno in
inserimento. Tuttofare.
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calcio a 5
pagina 6
Apertura c5, ottavi play out – Amf priva di Di Pasquale trafitta dal dischetto
TOP LINE AI QUARTI DI RIGORE
Minuto si improvvisa fra i pali, Sassone e Parola trascinatori
a.m.f.
2 Dagnese
Blasi
Latrecchiana
5-6
A.M.F: Blasi, Dagnese, Di Cristofaro,
Gagliano, Gaiero, Labella, Latrecchiana
Top Line: Barbera, Bavuso, Gallino,
Minuto, Parola, Sassone
torino – Un incontro nel complesso
equilibrato che ha visto impegnate AMF
e Top Line, due squadre di categoria
superiore come si suol dire, con entrambi
gli schieramenti volti ad una gara nella
quale sin dall’inizio si sono alternati
momenti di contenimento ed azioni
offensive che hanno impegnato entrambe
le retroguardie. Soprattutto il secondo
tempo ha visto protagonisti il pivot bianco
azzurro Parola e l’estremo difensore
dell’A.M.F
Gagliano (quest’ultimo
letteralmente bombardato dalle sventole
del numero 11 del Top Line, la maggior
parte delle volte neutralizzate con
splendide parate in tuffo e provvidenziali
colpi di reni).
Nel primo tempo l’avvio di gara molto
lento lascia presagire un incontro privo
di particolari azioni spettacolari. Nulla
di più sbagliato. E’ l’ A.M.F a costruire
le prime azioni degne di nota grazie al
contributo di Labella e Latrecchiana, che
però non impensieriscono più di tanto
la retroguardia del Top . I bianco azzurri
reagiscono immediatamente ai primi
blandi attacchi giallo neri con un gran
tiro di Sassone ed uno di Parola, preludio
al gol del difensore Bavuso che arriva
al 5’ (tiro secco ce si insacca alla sinistra
del portiere). Da questo momento il
a.m.f.
top line
Bavuso
Parola
Sassone
Gallino
Top Line velocizza la manovra su tutto il
terreno di gioco, con i giallo neri un po’
in affanno,ma sempre bravi in copertura
(buone le prove di Latrecchiana e Blasi
nel corso della gara). I gialloneri, pur con
qualche difficoltà, costruiscono gioco
grazie ai fraseggi corti Blasi-Latrecchiana
( quest’ultimo bravissimo negli
inserimenti). Ma è proprio sfruttando un
errore a centrocampo che al 15’ il Top Line
va in gol con Parola, abile a recuperare
palla ed a trafiggere il portiere avversario
con un sinistro micidiale. Sotto di due gol
l’A.M.F trova la forza di reagire ed al 17’
i suoi sforzi vengono coronati: Dagnese
si libera velocemente dalla marcatura
di un avversario e trafigge l’estremo
difensore bianco azzurro. E’ proprio questa
marcatura a ridare coraggio ai gialloneri
che riescono addirittura ad agguantare il
pareggio sul finale del primo tempo (24’),
con un bellissimo gol di Blasi che dopo uno
scambio sotto porta con Gaiero trafigge
di collo pieno il difensore biancoazzurro
Barbera. La seconda parte della gara si
apre nuovamente con un equilibrio tra le
due compagini, ma dopo qualche minuto
la pressione dei giallo neri si fa più intensa,
tanto che proprio la Di Pasquale’s band
(oggi in borghese) riesce ad andare in gol
per ben due volte nel giro di un minuto (al
36’ con Latrecchiana e al 37’ ancora con
Dagnese). Sotto di due reti i biancoazzurri
cercano di rialzare la testa ed al 38’
accorciano le distanze con un bellissimo
gol di Sassone, originato da un preciso
scambio con Gallino. A questo punto la
top line
compagine loggese ci crede e continua
ad attaccare con insistenza, rendendosi
pericolosa con numerosi spunti personali
di Sassone, che si fa notare per le buone
doti tecniche soprattutto di dribbling. Ma
non lo scopriamo di certo oggi. Proprio
a pochi minuti dalla fine (48’) arriva la
meritata marcatura del pareggio per
il Top Line: Gallino approfitta di una
mischia nell’area avversaria e dopo aver
recuperato palla indirizza la sfera proprio
là dove il portiere non può arrivare.
Sul risultato di 4-4 termina la gara e
si va ai rigori. Gli errori dal dischetto
di Latrecchiana e Gaiero regalano ai
biancoazzurri la vittoria per 6-5 e su tale
risultato si conclude un incontro ricco
di occasioni e dominato dal bel gioco di
entrambe le compagini scese in campo.
Alessio Gennari
le pagelle
A.M.F
soprattutto nel secondo tempo.
Blasi 7: Molto bravo in fase difensiva. Respinge i tiri che arrivano da ogni
Libera la retroguardia dagli attacchi parte.
avversarie e cerca sempre i compagni Gaiero 7: Non male in fase offensiva
disponibili creando buone geometrie. si intende bene con i compagni che
Dagnese 8: Nessuna critica. Fa bene il cercano di fornirgli palloni che però non
suo dovere in campo e si intende alla riuscirà a buttare dentro.
perfezione, tanto che confeziona una Labella 7,5: Buono a galoppare sulle
meritata doppietta
fasce ed a cercare la conclusione
Di Cristofaro 7,5: Molto bravo a giocare soprattutto dalla sinistra. Gli manca il
davanti e a retrocedere quando i gol
compagni son in difficoltà. Grande Latrecchiana 8: Ottime capacità di
impegno e generosità.
interdizione, costruzione di gioco ed
Gagliano 8,5: Nonostante la sconfitta anche finalizzazione. Segna un gol
una vera e propria saracinesca davvero meritato.
TOP LINE
al centro e il gioco sulla fascia.
Barbera 7: Gioca molto bene tra i pali Minuto 8: Gioca tra i pali nel secondo
nel primo tempo, ma non è presente nel tempo dopo l’espulsione di Barbera.
secondo causa espulsione.
Ottima prestazione.
Bavuso 8: Ottimo difensore, ma anche Parola 8,5: una furia nell’area avversaria.
in grado di giocare avanti e concludere Si muove da una parte all’altra
a rete. Il gol del vantaggio dei bianco seminando il panico e realizza un solo
azzurri è opera sua.
gol, rischiando di metterne a segno
Gallino 8,5: E’ l’autore del gol molti altri.
del pareggio peri biancoazzurri. Sassone 8: Ottimi gli scambi con il
Preziosissimo durante tutta la gara e compagno Gallino e buone le sue
pericoloso per gli avversari,. Belli i tagli iniziative. Segna anche un bel gol.
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Apertura c5, ottavi play out – Rimonta quasi perfetta della Quaranta’s band
EQUILIBRIO FRA PALOMINO E METYK
Gara che si decide ai rigori, Palomino avanti
la palomino
Fazio
Contino
Andreoli
Giannelli
8-7
d.c.r.
(4-4)
La Palomino: Alfano, Andreoli, Contino,De
Bartolo, Fazio, Giannelli,Toso
Metyk: Martino, Gai, Piccolomini Marco,
Piccolomini Luca, Pirro, Quaranta, Sfraga
torino – Nell’ incontro tra le due compagini
del La Palomino e del Metyk valido per gli
Ottavi di finale dei Play Out del Torneo di
Apertura di Calcio a 5, la prima vera emozione
arriva ancor prima del fischio d’inizio: aver
stabilito su quale dei tre campetti del Centro
Sportivo Lingotto si fosse dovuto disputare
l’incontro. Risolto l’inconveniente tecnico che
purtroppo può capitare, si entra nel vivo della
gara. Le squadre paiono ben disposte sul
terreno di gioco, ed i primi soporiferi istanti
di partita sono da imputarsi alla volontà di
entrambi gli schieramenti di studiare il gioco
avversario.
Ma ciò non deluderà le attese di coloro che
si attendevano un incontro ricco di occasioni
ed emozioni. Già dal primo minuto le due
compagini tendono a sviluppare un gioco
piuttosto offensivo che parte dalle fasce
laterali, con accentramenti e traversoni per
gli attaccanti. Ed è proprio su tale tipologia
d’azione che al 3’ il Metyk trova il gol del
vantaggio. Il numero 8 Piccolomini si smarca
sulla fascia destra servito dall’arretrato
Pirro (buona gara la sua come interdittore e
costruttore di gioco) e fa partire un bolide di
pieno collo destro che si insacca sotto il sette.
Il vantaggio di misura del Metyk dura poco.
Dopo il gol subito il Palomino prende coraggio
e tira fuori le unghie rendendosi più pericoloso
ed aggressivo, grazie alle galoppate sulle fasce
(da Andreoli a Fazio, da Contino a De Bartolo)
in grado di sfornare continui tagli al centro
e palle gol per il pivot Giannelli. La prima
occasione per riportare in parità l’incontro
giunge sui piedi di Fazio, che però conclude
fuori di poco. Ma qualche minuto più tardi
metik
metik
Piccolomini M. 2
Piccolomini L.
Quaranta
(8’) l’esterno del Palomino verrà premiato:
dDopo aver ricevuto palla da Toso (buona
prova anche per lui nel gestire la retroguardia),
Fazio scambia con Andreoli che giocando di
sponda lo riserve al centro, preciso tap –in
del 6 gialloblu che termina in rete riportando
la gara sull’ 1-1. A questo punto la partita pare
equilibrata, con pericolosi capovolgimenti di
fronte da entrambe le parti, ma è il Palomino
che con un pressing altissimo è bravo a creare
la superiorità numerica e a rendersi pericoloso,
complice anche qualche disattenzione in
mediana da parte del Metyk. Il ritmi del
Palomino aumentano dopo l’ingresso di De
Bartolo sulla fascia destra, bravo a liberarsi
dalle marcature avversarie e a servire i
compagni. Questo alto ritmo ha l’effetto di
schiacciare il Metyk nella propria metà campo
, che con grande difficoltà riesce ad intercettare
le precise diagonali tra De Bartolo e Contino
che tagliano il centrocampo come una lama
bollente nel burro. Ed è proprio Contino al
19’ a segnare da fuori con un preciso tiro che
trafigge la porta difesa da Martino. Nonostante
il veloce gioco dei gialloblu, il Metyk tenta di
costruire gioco e si rende pericoloso prima con
un bel tiro di Luca Piccolomini respinto dal
portiere gialloblu Alfano , e poi con altre buone
giocate personali di Gai, spesso vanificate dal
gialloblu Contino. Su questo risultato il giudice
di gara manda tutti a bere un the caldo.
Nei primi minuti della ripresa è il Metyk
che, sotto di un gol, tenta subito di andare
all’attacco, ma i gialloblu ben disposti in difesa
e a centrocampo riescono a rendere pressoché
inoffensivi i tentativi del pivot Quaranta e di
Sfraga. Il Palomino sembra voler riproporre
il copione già visto nella prima parte della
gara: tagli al centro, verticalizzazioni e veloci
galoppate sulle fasce. Ed è proprio Andreoli
che, al 31’, firmerà la terza rete del Palomino
(ficcante azione personale sulla fascia e gran
la palomino
botta che non lascia scampo al portiere
avversario).
Il Metyk, però, sembra non accusare il
colpo cercando in tutti i modi di accorciare
le distanze. I continui lanci di Pirro e Sfraga
a cercare Quaranta impensieriscono la
retroguardia dei gialloblu. Il numero 7 del
Metyk si rende pericolosissimo in molte
occasioni, sia su azione personale (secco
diagonale da sinistra che colpisce il montante
a portiere ormai battuto), sia dopo veloci e
precisi un o due con i compagni (gran botta
di collo pieno da fuori area dopo un veloce
scambio con Gai, respinta dal portiere Alfano).
In questa fase della gara sono i gialloblu
a subire l’iniziativa del Metyk che, dopo
numerosi tiri ribattuti o fuori dallo specchio,
trova il gol al 44’ proprio con Quaranta, bravo
ad approfittare di un errore a centrocampo del
Palomino e ad insaccare Alfano con un sinistro
preciso e potente. E’ proprio sul finire della
gara che il Metyk rischia di rovinare la festa ai
gialloblu. Una doppietta di Marco Piccolimini (
47’ e 48’) porta Il Metyk sul 4-3 ed il Palomino
sembra ormai destinato a rientrare negli
spogliatoi con in bocca l’amaro gusto della
sconfitta. E’ Giannelli, in pieno recupero ( 51’),
a far capire agli avversari che la partita si
deciderà ai rigori. Splendido lancio di Andreoli
e bolide di collo pieno del numero 11 gialloblu
che colpisce la traversa e finisce in rete alle
spalle di un immobile ed incredulo Martino.
Ai rigori si va ad oltranza ed è proprio l’errore
di Quaranta a consegnare la vittoria alla
compagine gialloblu, che ha veramente
rischiato grosso dopo una partita nell’insieme
ordinata e ben gestita. Applausi anche per il
Metyk, squadra sempre bella da ammirare.
Alessio Gennari
le pagelle
La Palomino
Alfano 8: Ottime le sue parate in molte
occasioni decisive. Si muove bene tra i pali.
Andreoli 8,5: Oltre al gol una garanzia sulle
fasce per velocità e capacità di interdizione.
Contino 8: Ottimo e generoso giocatore
di fascia. Bravo ad inserirsi al centro ed
scambiare con i propri compagni per creare
azioni pericolose.
De Bartolo 8,5: Ottimi gli scambi in velocità
con i compagni di squadra. Giocatore molto
veloce ed abile negli inserimenti a centro
area.
Fazio 8: Bel gol ed ottime doti offensive. Una
marcia in più.
Giannelli 8: Va spesso alla conclusione ed è
molto veloce, tanto che alcune volte viene
fermato con la forza.
Toso 8: Molto bravo a gestire la retroguardia
e a costruire gioco con utili passaggi
smarcanti e filtranti. Tecnica.
METYK
Martino 8: Bravo tra i pali. In molte occasioni
eccelle nel non farsi sorprendere.
Gai 7,5: Si fa notare e scatta bene sulla fascia.
Generoso con i compagni, tecnicamente
tanta roba.
Piccolomini Marco 8: Segna ben due gol nel
giro di un minuto che per poco non regalano
la vittoria alla sua squadra nei tempi
regolamentari. Bravo a far salire la squadra.
Bomber.
Piccolomini Luca 8: E’ suo il gol che apre le
marcature della gara. Giocatore veloce con
buone doti di interdizione e di attacco.
Pirro 8: Bravo a gestire la difesa e negli
scambi soprattutto con Piccolomini e Sfraga.
Si fa davvero notare per tutto l’incontro.
Quaranta 8,5: Trova un bellissimo gol ed è
dotato di tiro potente. Fantasia.
Sfraga 8: Ottimi i suoi lanci per il pivot
Quaranta. Veloce e scattante sulla fascia
sinistra. Scheggia.

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